giovedì 4 luglio 2013

"Ricomincio da tre": tra il retaggio culturale e la voglia di modernità vince...Massimo Troisi


Quante cose vere e in cui ci ritroviamo in pieno anche noi riesce a dire con poche righe Frank Manila? Leggere per credere. Un abbraccio a tutti.

Cristiano
 
ricomincio da treSient'a me Robè, tu devi uscire da qua dentro... tu, tu te ne a fuì a'cca... va in miezz'a strada, tuocca 'e femmene, vai a rubbà… 
Io più che vedere Ricomincio da tre lo vivo, e non per via degli eventi in sé, nulla o quasi di quello che succede nel film mi è capitato, ma per la comunanza caratteriale che ho con il protagonista Gaetano.  Il ritrovarmi solo a pensare alla pellicola di Troisi è una risoluzione quasi catartica in determinate situazioni che mi porta a sorridere di certi miei comportamenti...insomma mi aiuta a sdrammatizzare.
Credo che molti ormai reputino il film una grande commedia e quanti ancora l'accusano di essere un sempliciotto film dialettale mi sa che non l'hanno veramente capito così come non hanno mai capito Troisi. Le estreme implicazioni che portano il povero Gaetano a complicarsi la vita per un nonnulla, tutto frutto di pippe mentali e timidezza, sono specchio di una drammaticità di fondo che solo la risoluzione (spesso tanto strampalata quanto sincera) ci porta a sorriderne.
La famosa scena sulla gelosia è l'esempio cardine della drammaticità esistenziale della pellicola, che fa riemergere il conflitto scaturitosi tra il retaggio culturale e la voglia di una modernità (più subita che voluta), in uno scontro allo specchio dove i due Troisi si lanciano una raffica di inconcludenti frasi lasciate a metà per poi risolvere tutto, tornando da lei che aspetta, con la domanda "come si chiama quello che ha inventato la penicillina?"... a dir poco geniale... ho paura che avrei fatto un qualcosa di simile pure io, ma geniale!
Vabbè chiudo che è meglio. Se non avete mai visto Ricomincio da tre FATELO.  Se l'avete già visto RIVEDETELO. Se avete problemi con il napoletano non fa niente, tanto Troisi gesticola così tanto che alla fine si capisce lo stesso. 
Cià!
Frank Manila

 

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