domenica 4 marzo 2012

Per un cartoon da Oscar ci vuole Massimo Troisi

Il film d'animazione della Pixar era in lizza per una statuetta 

Enrico Casarosa: ho visto e rivisto i film di Massimo per carpire i segreti della grande gestualità napoletana

   

Troisi e il protagonista del cartoon PixarCon il corto “La Luna” è stato il primo italiano candidato agli Oscar per un film d’animazione. Quella sera non ha vinto, “sulla luna” però, metaforicamente, ci è andato lo stesso. Enrico Casarosa, quarant’anni, genevose, da dieci vive e lavora, come story artist, negli Stati Uniti, alla Pixar. In un’intervista al Fatto Quotidiano ha raccontato di essersi ispirato a Troisi per alcuni dei personaggi del suo cartoon. «Abbiamo guardato un sacco di film con Massimo Troisi per portare un po’ di quel gesticolare napoletano dentro ai nostri personaggi», ha spiegato. 

Casarosa aveva la necessità di caratterizzare alcuni dei protagonisti del suo corto. “La Luna” è la storia di un bambino che scopre il lavoro che fanno i propri familiari quando, una notte, il padre e il nonno decidono di portarlo in barca con loro. Nell’idea di Casarosa il bambino, come il padre e il nonno, dovevano avere un’espressione, un’aria, un atteggiamento italiano. Come dare quindi ai personaggi di un cartoon simili caratteristiche? Attraverso la gestualità e il modo di parlare, ha pensato Casarosa. 

E chi allora, meglio di altri, poteva rendere sullo schermo simili caratteristiche in modo che i disegnatori e gli sceneggiatori potessero capire quali espressioni e quali movimenti dare ai personaggi del cartoon? Per il disegnatore italiano i cartoonist potevano imparare solo da Massimo. Enrico Casarosa da dieci anni lavora alla Pixar. Negli ultimi anni ha lavorato a lungometraggi di successo come Ratatouille, Cars e Up. Quando, tempo fa, ha proposto al direttore creativo della Pixar John Alan Lasseter di finanziare "La Luna", il produttore cinematografico statunitense non ci ha pensato troppo prima di dire sì, convinto proprio, riporta l’intervista, da quel “sapore” italiano dei personaggi. 

Domenico Andolfo
28 febbraio 2012

FONTE: Corriere del mezzogiorno
  

Nessun commento:

Posta un commento

"Ricordati che..." puoi commentare! Scrivi la tua riflessione riguardo al post.