venerdì 25 novembre 2011

In cucina con Mario Ruoppolo: spaghetti alla Massimo Troisi

Oggi parliamo di cucina, riportando una simpatica ricetta trovata on line. Ingredienti semplici e naturali ripresi dai versi di Neruda riportati ne "Il postino". Preparate questi spaghetti altrimenti...vi faccio mangiare da zio Vincenzo (video in coda al post). Un salutone a tutti.

Cristiano

Poesia, cibo, sole e qualche inevitabile lacrima per Massimo Troisi, che prima di morire prematuramente ha girato questo piccolo grande capolavoro tratto da un’opera di Neruda: Il Postino. È la storia di Mario, che vive in un’isoletta delle Eolie e decide di sfuggire al suo destino da pescatore iniziando a consegnare le lettere al poeta Neruda, fuggito dal Cile. Tra i due si instaura un rapporto che va oltre la semplice amicizia, ma è un raro incontro di anime: grazie alla vicinanza con il poeta, Mario riesce a conquistare e sposare la bella Beatrice. Neruda fa loro da testimone, ma durante il banchetto riceve la notizia tanto attesa: può finalmente tornare in Cile. Mario resterà così senza lavoro, ma assai più ricco dentro: si darà ai fornelli nella trattoria della moglie, improvvisando ricette poetiche come questi spaghetti battezzati proprio ‘alla Mario Ruoppolo’, preparati con pomodori “rosse viscere” freschi e maturi e carciofi “vestiti da guerrieri e bruniti come melograno” e insaporiti dall’ “avorio prezioso” dell’aglio. 

 
Cosa vi occorre per 2 persone: 150 g di spaghetti, 1 carciofo e mezzo, ½ cipolla, ½ spicchio d’aglio, prezzemolo, salsa di pomodoro, olio e sale q.b.

Come si preparano: pulite i carciofi eliminando le spine e la ‘barba’, quindi riduceteli in pezzettini piccoli. Intanto dorate la cipolla tritata in padella con un filo d’olio, poi aggiungete i carciofi e quando questi saranno morbidi, anche la salsa di pomodoro. A fine cottura completate con prezzemolo e aglio tritati e con questa salsa condite la pasta al dente. Se non amate i condimenti tagliati grossolanamente, vi consiglio di passare nel mixer la salsa una volta cotta prima di condirvi la pasta.

FONTE: Gustoblog
 
                                

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