venerdì 21 ottobre 2011

Dal 10 novembre in libreria "Oltre il respiro - Massimo Troisi, mio fratello"

Conosco di persona ormai da tanti anni Rosaria, persona autentica, deliziosa e gentilissima; ricevo e pubblico con gioia questa bella novità editoriale, in attesa di averla tra le mani, per sfogliarla ed emozionarmi ancora.

Cristiano

"Questo fine senso dell’umorismo non era che l’ennesima eredità della nostra famiglia, insieme a quel bagaglio di valori che contribuì a mantenerlo sempre una persona integra, e che nemmeno un mondo come quello dello spettacolo, per certi versi così cinico, riuscì a contaminare".

A trent’anni dall’uscita di Ricomincio da tre e diciassette anni dopo l’improvvisa scomparsa di Massimo Troisi, sua sorella Rosaria apre lo scrigno dei ricordi, superando per la prima volta la riservatezza con cui notoriamente la famiglia ne aveva finora custodito la memoria.
Un libro in cui i ricordi sono scanditi dalle numerose fotografie, in gran parte inedite, tratte dall’album di famiglia e dalle raccolte personali di Massimo.

In "Oltre il respiro. Massimo Troisi, mio fratello" emergono le figure emblematiche che a partire dall’infanzia si sono impresse nella sensibilità dell’attore napoletano, insieme ai personaggi e agli avvenimenti che hanno ispirato la sua arte. Dagli aneddoti familiari alle vicissitudini che lo hanno reso il simbolo di una nuova comicità, la voce spontanea di Rosaria Troisi ripercorre la storia di un timido ragazzo di San Giorgio a Cremano che ha sfidato con determinazione la sua malattia e il suo destino, dai primi passi in palcoscenico alla Smorfia, fino alla fine della sua carriera cinematografica.

A lui, beniamino del pubblico, è dedicato il racconto "Dialoghi in controluce" di Lilly Ippoliti, che ha raccolto le memorie di Rosaria e trasfigurato la vicenda artistica di Troisi in un percorso simbolico ispirato al Piccolo principe.

Il volume, racchiuso in un elegante cofanetto, è corredato dalle tavole illustrate di Rancho che prendono spunto dalle foto di scena dei film di Troisi, e da un’appendice sul suo cinema firmata da Francesco Costa.
 

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