giovedì 28 ottobre 2010

Chi non muore si ricorda (ogni tanto)...un pò di Massimo Troisi in "Maschi contro femmine"

Riportiamo con un pizzico d'orgoglio un articolo di corrieredelmezzogiorno.it che riguarda Massimo e il nuovo film di Fausto Brizzi. Segnaliamo, con un accenno di sorriso ricordando le parole di Massimo ad "Alta classe" (1992), che dopo tanti anni c'è ancora chi vuol per forza chiamare il suo penultimo film "Credevo fosse amore..." (con tanto di virgola)  e non "Pensavo fosse amore...".
Cristiano

 
"Maschi contro femmine" si parte citando Massimo Troisi e il pubblico si emoziona
Ieri la prima con il regista e gli attori a Napoli

NAPOLI - «In particolare un uomo e una donna sono le persone meno adatte a sposarsi tra di loro»: la strappa Massimo Troisi la prima risata di «Maschi contro femmine», il nuovo film di Fausto Brizzi, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema e distribuito dalla 01, da ieri in 641 copie. «Subito dopo il riso - spiega Fabio De Luigi, uno dei protagonisti di questa esilarante commedia corale - durante la proiezione a Roma, non appena è "comparso" il nome di questo straordinario artista napoletano è scoppiato un grande, spontaneo applauso».

LA CITAZIONE DI TROISI - La citazione, fortemente voluta dal regista, è tratta da «Credevo fosse amore, invece era un calesse». «Ho voluto che introducesse il film - ha raccontato Brizzi - perché ne enuncia il tema: ossia l’incompatibilità di fondo tra i due sessi, che è reale. Gli uomini pensano che le donne siano esseri inferiori e le donne altrettanto degli uomini. E’ impossibile far ragionare un uomo come una donna e viceversa». «Questa frase - ha raccontato Alessandro Preziosi, l’unico napoletano del cast - è la cosa che più mi ha emozionato del film.

IL PARTICOLARE DI MASSIMO - La grammatica unica di Troisi, che con quel suo "in particolare" esprime la volontà di non voler giudicare niente e nessuno». In coppia, con perfetti tempi comici con Paola Cortellesi, l’attore sembra essere nato per cavalcare ruoli brillanti. Presentato ieri a Napoli (con bagno di folla per gli interpreti all’Happy Cinema, Space Med e Martos) il lungometraggio, che mira a sbancare il botteghino, vedrà una seconda parte, quella di «Femmine contro maschi», in uscita a febbraio il giorno di San Valentino, che si annuncia altrettanto divertente e piena di colpi di scena.

Rosaria Désirée Klain
28 ottobre 2010
Corriere del mezzogiorno
  

sabato 9 ottobre 2010

Una fiction tutta dedicata a Massimo Troisi, le parole di Valsecchi

In arrivo fiction su Troisi L'attore avrà il volto di TroianoIn arrivo fiction su Troisi
L'attore avrà il volto di Troiano


Un film su Canale 5, titolo "Ricomincio da me". Protagonista, nel ruolo del grande artista napoletano scomparso a soli 41 anni, l'interprete della serie "Ris", Fabio Troiano. Il produttore Valsecchi: "Massimo era una persona speciale, oggi ci sono i dvd dei suoi film ma i giovani non l'hanno mai conosciuto". 

"Racconteremo il sogno di un ragazzo del Sud che va alla conquista del cinema, il sogno realizzato di un grande attore, che avrebbe potuto ancora dare tanto". Il produttore Pietro Valsecchi (Un eroe borghese, Il capo dei capi) prepara un film per Canale 5 sulla vita di Massimo Troisi. Si ititolerà Ricomincio da me, protagonista sarà Fabio Troiano, 36 anni, visto in tv nella serie "Ris" e adottato dal cinema. Le riprese - ma ancora non è stato scelto il regista - partiranno a primavera; Anna Pavignano, da sempre coautrice dei film di Troisi, curerà la sceneggiatura. "L'Italia è un paese che dimentica in fretta - dice il produttore - oggi ci sono i dvd dei film di Massimo, ma i giovani - penso a mio figlio adolescente - non l'hanno conosciuto. Era tempo che stavo pensando al progetto di un film sulla storia umana e professionale di Troisi, e credo che finalmente i tempi siano maturi". Valsecchi era amico dell'attore regista: "Massimo era una persona speciale, un uomo ironico ma dotato di grande sensibilità. Era intelligente e molto spiritoso, abbiamo passato insieme una settimana indimenticabile in un centro benessere. Mi sfidava a biliardo e vinceva sempre lui".

Troisi, scomparso nel '94 a soli 41 anni stroncato da un attacco cardiaco, è rimasto uno degli attori più amati: aveva iniziato con La Smorfia, dopo il debutto il grande successo in tv si era imposto al cinema. Nei film metteva in scena se stesso, un ragazzo di provincia (era nato a San Giorgio a Cremano, alle porte di Napoli) sfortunato con le donne, sognatore, un po' ingenuo. Indimenticabili  "Ricomincio da tre", "No grazie, il caffè mi rende nervoso", "Scusate il ritardo". "Non ci resta che piangere", "Pensavo fosse amore invece era un calesse ". Nel 1996 fu candidato all'Oscar come miglior attore per "Il Postino" (il film ebbe in tutto cinque candidature, vinse l'Oscar Bacalov per la colonna sonora).

Timido, dotato di una vena poetica rara, Troisi raccontava che da ragazzino era rimasto folgorato da "Roma città aperta" di Rossellini, film che lo aveva emozionato e spinto verso il cinema. Anche se il primo pensiero, dopo aver visto quel capolavoro, era stato un altro: "Massimo, da grande tu devi fà 'o geometra".

(08 ottobre 2010)

Silvia Fumarola 
www.repubblica.it

  

mercoledì 6 ottobre 2010

"Un giorno da pecora"...e il Cucinotta show continua

Amici di Massimo Troisi non intende fare politica, nè impelagarsi in discorsi faziosi oltre ciò che riguarda la memoria del "nostro". Non è nostra intenzione, anche se sappiamo che Massimo intuiva con grande timore l'affermazione politica del Lolito B., e ammoniva parenti e amici di spendere bene il proprio voto. Ma qui c'è da riprendere e integrare un discorso fatto recentemente, che riguarda nientepopodimenochè Maria Grazia Cucinotta. Che ci regala un'altra perla.

Intervenuta alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" (titolo che pure qualche richiamo troisiano contiene...) di Sabelli, Fioretti e Lauro su Radiodue, la Cucinotta ha voluto mandare un messaggio forte, approfittando di una domanda rivoltale sulla recente bestemmia contenuta in un'allegra storiella raccontata dal premier Silvio Berlusconi. Ebbene sì, "Luttazzi e Santoro sono più volgari di Berlusconi". Il riferimento è alla trasmissione "Rai per una notte", durante la quale il comico romagnolo recitò un forte monologo proprio dedicato a Berlusconi.

Dopo poco Maria Grazia ci ricorda che lei fa "molto per la gente". Parla della sua prossima partecipazione ad un'iniziativa benefica a Napoli. Ma pare aver già dimenticato la gentile e modica richiesta, fatta da lei o da chi cura i suoi dorati interessi, di euro 30 mila per presenziare all'inaugurazione di una piazza dedicata a Massimo Troisi in quel di Procida.
Ah, dimenticavo, lei è (o si dichiara) apolitica. Già, però il marito Giulio Violati, ex proprietario della Ferrarelle e soprannominato "il re delle acque minerali", lo è un pò meno. Infatti ha guidato come coordinatore e tesoriere la campagna elettorale di Renata Polverini (Pdl) per le ultime regionali ed è stato designato da Bondi nel cda della Fondazione Arena di Verona.
Eppure è stato il Pdi a proporle di candidarsi. Fortunatamente ha rifiutato.
E' apolitica, però alla domanda "si torna a votare?", risponde subito allarmata "speriamo di no!".

Non vogliamo commentare oltre, lasciamo il tutto all'intelligenza e all'acume dei nostri lettori.
Anche se la sensazione è che ancora una volta, come ha brillantemento scritto "Il fatto quotidiano", non ci resta che piangere. E abbiamo un qualche sentore che Massimo sarebbe d'accordo.

 

"Faccio molto la madrina perchè faccio molto per la gente. Non faccio la politica. Non mi lasciano lavorare in Italia e vado all'estero, dove c'è molta più meritocrazia."

L'Albertone nazionale in chiusura del video risponde come meglio non potrebbe, con qualche sottile e velata perplessità sui meriti della Cucinotta attinenti il campo cinematografico. Che pare apprezzino di più oltreoceano (?!).